Danza, il festival Interferenze "entra" al carcere di Castrogno

TERAMO – Danza, il carcere di Castrogno apre le porte al festival Interferenze. Otto i detenuti che sabato e domenica mattina (ore 10.30 e 9.30) si esibiranno insieme a 7 professionisti nello spettacolo outdoor "Il coraggio di stare" ideato da Tommaso Serratore che ne ha curato anche la regia. L’obiettivo del progetto è quello di indagare le potenzialità della danza ma anche del teatro come strumento di risocializzazione e rieducazione dei detenuti. “Quest’esperienza e in generale tutte le iniziative culturali – ha spiegato questa mattina in conferenza stampa il direttore del carcere Stefano Liberatore – sono utili per ottenere un riconoscimento dell’eguaglianza di queste persone sia sul piano umano che sociale. La fase della risocializzazione – ha aggiunto – inizia proprio nel periodo detentivo e attività di questo genere sono una risorsa preziosa per la realtà carceraria”. “Formiamo persone che provengono da aree di degrado sociale e con una bassa scolarizzazione – ha aggiunto Elisabetta Santolamazza, responsabile dell’area trattamentale del carcere “e anche se il primo approccio al progetto è stato di disorientamento, i detenuti hanno subito intuito quali e quanti benefici ne potranno trarre in termini psicologici”. La direttrice del festival, Eleonora Coccagna, ha infine ricordato come il festival, giunto ormai alla nona edizione, sia nato da “un’esperienza di coinvolgimento della città e dei cittadini, adattandosi alle esigenze del territorio e trasformandosi da evento di formazione e intrattenimento a progetto culturale a lungo termine, oggi finanziato dal ministero dei Beni Culturali”. “Grazie a queste risorse – ha concluso – il progetto si sviluppa durante tutto l’anno e solo nel 2014 abbiamo portato 40 spettacoli in 12 diversi comuni”. Il festival è organizzato da Electa Creative Arts in collaborazione con il circuito Abruzzo Danza ed è sostenuto dal ministero dei Beni Culturali e del Turismo, dal Comune di Teramo e dalla Fondazione Tercas.